Pagelle Strade Bianche 2025: Tadej Pogačar riparte col botto, bene Tom Pidcock, delude la Visma|LAB

Tadej Pogačar (UAE Emirates XRG), 10: Parte con i favori del pronostico e gli occhi di tutti addosso ma non tradisce le aspettative e regala, ancora una volta, spettacolo. Sembra essere meno dominante rispetto allo scorso anno quando il suo attacco sul Monte Sante Marie non lo fa rimanere solo, ma il risultato è poi sempre lo stesso, l’arrivo in solitaria in Piazza del Campo. Manca la lode perché un piccolo errore lo fa finire a terra e mette a repentaglio il suo successo, ma le immagini della sua ripartenza in mezzo alla polvere delle strade serrate rimarranno impresse per molto tempo negli occhi dei suoi tifosi e di tutti gli appassionati di questo sport, rendendo questa giornata ancora più epica.

Tom Pidcock (Q36.5 Pro Cycling), 9: Il primo degli umani torna a casa con un risultato che mette tantissimo morale in vista dei prossimi appuntamenti stagionali. Bravissimo a rispondere alle prime accelerazioni di Pogacar, decide di non approfittare dell’errore del Campione del Mondo per provare ad attaccarlo, aspettandolo e accettando di giocarsi la corsa ad armi pari. Sfortunatamente per lui il secondo passaggio su Colle Pinzuto risulta fatale e non riesce a tenere le ruote del vincitore, ma il Pidcock visto oggi sarà sicuramente protagonista per tutta la primavera e, WildCard permettendo, magari anche più avanti.

Tim Wellens (UAE Emirates XRG), 8,5: Prestazione eccezionale per il belga che prima si mette a servizio del suo capitano, poi lascia sfogare i suoi avversari ed infine allunga in solitaria nel finale copiando quasi al centimetro lo scatto decisivo del suo capitano e andando così a conquistare un podio che rappresenta il giusto premio al termine di una giornata quasi perfetta per lui e per la squadra.

Connor Swift (Ineos Grenadiers), 7,5: Entra nella fuga della mattina con l’idea di rappresentare una pedina importante per i suoi capitani ma la caduta e il conseguente ritiro di Michal Kwiatkowski (s.v.) scombussolano totalmente i piani della formazione britannica. Unico fuggitivo in grado di seguire Pogacar e Pidcock dopo il ricongiungimento, culla per qualche chilometro l’idea di potersi giocare anche il podio rimanendo a ruota dei due grandi protagonisti di giornata. Sfortuna vuole che, in occasione della caduta di Pogacar, anche lui sbagli traiettoria perdendo così le ruote di Pidcock per poi finire rapidamente superato anche dal Campione del Mondo durante la sua rabbiosa rimonta. Rimane comunque di gran lunga il migliore dei suoi.

Ben Healy (EF Education-EasyPost), 7: L’irlandese corre una buona gara, rimanendo costantemente nel gruppo di testa fino all’attacco dei due migliori e poi lavorando intensamente nel gruppetto inseguitore insieme al compagno di squadra Michael Valgren (6,5) e ai compagni di avventura. Nel finale, però, gli mancano le energie per contrastare Wellens e andare alla caccia del podio, finendo così per doversi accontentare della medaglia di legno.

Pello Bilbao (Bahrain Victorious), 7: Così come per Healy la sua gara è positiva, ma nel momento in cui arrivano gli attacchi decisivi anche lui si ritrova costretto ad inseguire, sparendo un po’ dai radar e cedendo anche qualcosa agli avversari nel finale. Il risultato è una top-5 che però lo vede a 4’20” da Pogacar, un distacco che sembra difficile poter pensare di colmare in futuro.

Magnus Cort (Uno-X Mobility), 7: Prosegue nel suo ottimo momento di forma conquistando un bellissimo piazzamento in una corsa che, almeno sulla carta, sembrava troppo dura per le sue caratteristiche. La sua prestazione permette inoltre alla sua squadra di portare a casa punti d’oro nella lotta per la promozione in vista della prossima stagione.

Lennert Van Eetvelt (Lotto), 7: Anche lui, quando la corsa esplode definitivamente, riesce a rimanere nel gruppo degli inseguitori dove collabora con i compagni di avventura prima del finale. Sullo strappo di Santa Caterina paga un po’ gli sforzi di giornata e si deve accontentare del nono posto.

Roger Adrià (Red Bull-Bora-Hansgrohe), 6,5: Partito stamattina con i gradi di capitano della formazione tedesca si rende autore di una prestazione generosa che lo vede spesso in testa nel gruppo impegnato ad inseguire Pogacar e Pidcock. La sua generosità gli risulta però poi fatale nel finale, dove perde le ruote da tutti i suoi compagni di avventura e si deve accontentare di un decimo posto che, con un po’ di egoismo in più, si sarebbe potuto trasformare in un piazzamento più prestigioso.

Davide Formolo (Movistar), 6,5: Primo degli italiani al traguardo riesce a trovare un piazzamento nonostante anche lui rimanga coinvolto nelle numerosissime cadute che hanno caratterizzato la prima fase di gara. Il 14° posto non può sicuramente essere un motivo per festeggiare, specialmente per un corridore in grado in passato di arrivare anche secondo in questa corsa, però può essere un’iniezione di fiducia per i prossimi appuntamenti.

Mikel Landa (Soudal Quick-Step), 6: In una giornata in cui non viene praticamente neanche mai inquadrato riesce comunque a conquistare un buon piazzamento poco fuori dalla top-10, risultando il migliore della sua squadra. Il percorso della corsa toscana non è sicuramente quello più adatto alle sue caratteristiche ma riesce comunque a rimanere fuori dai guai e a concludere positivamente il suo esordio stagionale.

Visma | Lease a Bike, 5: La formazione olandese è la grande assente di giornata. Senza le punte di diamante al via i gialloneri si affidano ad Attila Valter (22°) che però, nella fase cruciale della corsa sul Monte Sante Marie, cede e non riesce neanche a tenere le ruote dei primi inseguitori della coppia di testa, arrivando al traguardo a quasi 6′ dal vincitore. Giornata da dimenticare.

Richard Carapaz (EF Education-EasyPost), 4,5: Considerato da molti tra i possibili corridori in grado di giocarsi le sue chance per il podio, l’ecuadoregno sparisce quasi subito dai radar della corsa, arrivando in Piazza del Campo in 78ª posizione a 24’45” di ritardo da Pogacar. L’appuntamento odierno non era sicuramente tra i grandi obiettivi del sudamericano, che dovrà però migliorare nettamente la sua condizione se vorrà ambire a grandi risultati a partire dalla Tirreno-Adriatico.

Christian Scaroni (XDS Astana), s.v: Partito stamattina come uno dei corridori più attesi, l’azzurro è costretto ad arrendersi alla sfortuna e ad una caduta che lo costringe al ritiro ancora prima che la corsa entri nel vivo.

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